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MATERIALI E METODI

Dall’Aprile 2001 la nostra Divisione di Chirurgia è stata dotata del sistema da Vinci della Intuitive Surgical® Sunnyvale, CA. U.S.A. per la chirurgia robotica.
Ai pazienti reclutati abbiamo spiegato in dettaglio la tecnica operatoria e la tecnologia utilizzata ottenendone un consenso informato. Uniche controindicazioni alla chirurgia robotica sono le gravi cardiomiopatie congestizie e l’occlusione intestinale come per la laparoscopia in genere. A tutti i pazienti trattati viene applicata l’elastocompressione degli arti inferiori per migliorare il deflusso venoso ed viene praticata una profilassi antitrombotica ed antibiotica.
La telecamera viene introdotta con metodo open utilizzando un trocar da 12 mm. Instaurato il pneumoperitoneo si introducono altri 2 trocar da 8 mm per gli strumenti robotici. Uno o più trocar da 5, 10 o 12 mm possono essere utilizzati dall’assistente per aiutare l’operatore con retrattori, suturatrici o clip.
Il pezzo operatorio viene asportato attraverso la ferita periombelicale, se di piccole dimensioni, oppure attraverso una minilaparotomia protetta di servizio sempre sottombelicale. Per un migliore risultato estetico si possono utilizzare vecchie cicatrici chirurgiche od incisioni sec. Pfannestiel. Posizioniamo, ove richiesto, uno o due drenaggi in aspirazione aspia di eventuali complicanze emorragiche o anastomotiche come d’abitudine utilizziamo in chirurgia aperta. Nel caso di patologia neoplastica il paziente è stato affidato ai colleghi del servizio di oncologia per il proseguimento dell’iter diagnostico-terapeutico secondo i protocolli internazionali.

 

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